Il 18 aprile la Commissione europea ha adottato le due proposte di raccomandazione del Consiglio europeo per sostenere lo sviluppo delle competenze digitali nel territorio comunitario.

L’approvazione delle due raccomandazioni evidenzia la volontà della Commissione europea di accelerare sul traguardo che la Ue si è data entro il 2030. Entro questa data la Commissione si è data infatti l’ambizioso obiettivo di far sì che almeno l’80% dei cittadini europei possegga competenze digitali di base. Ma non solo: entro il 2030 l’Unione europea vuole contare sull’impiego di 20 milioni di specialisti delle ICT, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Per rafforzare la consapevolezza e moltiplicare le iniziative rivolte al potenziamento delle competenze digitali, la Commissione ha poi scelto l’anno 2023 come Anno europeo delle Competenze.

Le raccomandazioni adottate dalla Commissione europea per lo sviluppo delle competenze digitali

La prima raccomandazione muove dalla constatazione della mancanza di un approccio comune, a livello globale ed europeo, in tema di formazione e competenze digitali. Per superare questa frammentazione, il Consiglio europeo ha proposto l’adozione di linee guida per garantire uno sforzo comune dei Paesi Ue nel sostegno alla cultura digitale. Malgrado gli sforzi compiuti, infatti, gli Stati europei sono ancora ben lontani da una “trasformazione digitale sistemica nel settore dell’istruzione e della formazione”. In questo campo, i livelli di investimenti registrati fino ad oggi non sono infatti ritenuti soddisfacenti, sia in termini di attrezzature e contenuti sia a livello di disponibilità di personale predisposto all’insegnamento. Il potenziamento di questi fattori abilitanti è invece necessario e urgente.

Con la seconda raccomandazione la Commissione sprona poi i Paesi europei a sostenere l’informatica di alta qualità nelle scuole al fine di far acquisire, sin da subito, il digital mindset alle nuove generazioni. Allo stesso tempo viene sottolineato però come sia necessario lavorare per potenziare le competenze digitali degli adulti, che non devono essere esclusi dal processo.

Che la Commissione Europea si sia posta obiettivi molto ambiziosi in tema di competenze digitali è noto. Basti pensare al grande contributo previsto per la digitalizzazione dei Paesi membri nei Piani di ripresa e resilienza nazionali e alle continue iniziative messe in campo. Si pensi, ad esempio, al continuo monitoraggio dei progressi dei Paesi Ue in tema di competenze digitali racchiuso nell’indice Desi.

Last but not least, la Commissione sta lavorando a un progetto per lanciare, entro il 2023, il certificato europeo delle competenze digitali grazie al quale i cittadini degli Stati membri potranno vedere riconosciute le loro competenze in modo semplice e oggettivo su tutto il territorio comunitario.