Intelligenza artificiale generativa: come scegliere la soluzione più adatta per il business?

A più di due anni dall’uscita di ChatGPT la domanda non è più se adottare o meno l’IA generativa in azienda, ma quale fra le tante soluzioni scegliere. E questo è un problema non banale, per più di un motivo.

Tipologie di Soluzioni IA: Private vs. in Abbonamento

Escludendo a priori le soluzioni di intelligenza artificiale privata, che richiedono investimenti da decine di milioni e competenze difficili da trovare per essere implementate e gestite, e di conseguenza sono fuori dalla portata delle PMI. Fatta esclusione per le aziende di fascia enterprise, quindi, rimangono le tante applicazioni che possono essere pagate con abbonamenti mensili o annuali: ChatGPT, Claude, Gemini integrato all’interno di Google Workspace, Copilot per Microsoft 365, ma anche le IA sempre più integrate nelle applicazioni di business.

Attenzione all’Uso Aziendale e alla Gestione dei Dati

ChatGPT e Claude di Anthropic sono oggi fra i modelli più evoluti, e sono soluzioni ideali per potenziare la produttività personale, ma attenzione: un semplice abbonamento come quello che potrebbe fare un comune utente potrebbe non essere adeguato per un uso aziendale, dal momento che ci sono ancora una serie di dubbi sulla gestione dei dati. Nel caso si utilizzi ChatGPT per trattare dati sensibili e personali, infatti, sarà necessario firmare un data processing addendum, così da avere la certezza che i dati siano trattati secondo le norme vigenti.

Soluzioni Integrate di IA e Conformità Normativa

Il problema non si pone utilizzando invece soluzioni più integrate, come Gemini all’interno di Google Workspace o Copilot per Microsoft 365: le licenze business per queste soluzioni soddisfano tutti i requisiti normativi, e possono essere usate senza problemi. Hanno anche il vantaggio di integrarsi al meglio con le applicazioni da ufficio, come Word, Excel, PowerPoint, Outlook nel caso di Microsoft o delle soluzioni equivalenti di Google. Lo stesso vale per le IA integrate in applicazioni aziendali: chi utilizza il CRM di SalesForce, potrà infatti attivare anche l’IA al suo interno, avendo anche la possibilità di scegliere quale modello di IA utilizzare fra i tanti supportati, inclusi quelli di OpenAI. Altre applicazioni che integrano IA e copiloti che supportano e guidano gli utenti, lavorando coi dati aziendali, sono quelle di Oracle e di SAP, giusto per citare i principali.

 

La strada è in ogni caso segnata e molto probabilmente nei prossimi mesi vedremo l’IA integrata in maniera sicura e rispettosa delle norme in un numero sempre crescente di applicazioni di business e non solo.

 

Alberto Falchi