Ad oggi la quota di imprese che in Italia aderiscono ad uno dei 19 Fondi interprofessionali per la formazione continua è pari al 23,8%. Non ci soffermeremo a lungo sulla descrizione della realtà dei Fondi, ampiamente trattata in questo articolo. Ciò che ci interessa sottolineare è come ad oggi, nonostante sia stato fatto moltissimo in questi vent’anni, solo un’impresa su quattro è iscritta a un Fondo interprofessionale.

Ci aiuteremo, in questa riflessione, con i dati del Rapporto INAPP 2022. Lavoro e formazione: l’Italia di fronte alle sfide del futuro.

Secondo i dati disponibili per il 2019, solo il 40.5% delle imprese iscritte a un Fondo ha richiesto quell’anno finanziamenti per la formazione del personale. In termini numerici questo significa che nel 2019 i Fondi interprofessionali hanno approvato oltre 50mila piani formativi destinati a quasi un milione e 750mila lavoratori di oltre 93mila aziende. Nel 2020, nonostante una flessione dovuta al Covid, la formazione finanziata ha coinvolto un milione e 281mila lavoratori in 61mila aziende.

Si tratta di numeri importanti, che però nascondono un ancora forte squilibrio territoriale. L’azione dei Fondi interprofessionali per la formazione continua è ancora massicciamente concentrata nelle regioni del Nord. Prendendo a riferimento i dati relativi al 2020, infatti, un destinatario delle attività formative su quattro è impiegato in Lombardia. Il restante 30% è invece distribuito tra quattro regioni del Nord (Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Lazio). Nelle otto regioni del Mezzogiorno sono stati invece formati appena il 19,9% del totale dell’anno. Si tratta, a ben vedere, di un numero addirittura minore rispetto ai formati della sola Lombardia.

L’importanza strategica dei Fondi interprofessionali per la formazione continua è comunque testimoniata dal continuo aumento delle imprese aderenti dal 2004 in poi.
È chiaro però che il cammino sia ancora lungo. Per una maggiore diffusione sarà necessario l’impegno di tutti gli attori in campo: istituzioni, sindacati, associazioni di categoria, imprese L’obiettivo deve essere infatti chiaro: la diffusione dei Fondi e il rafforzamento dei meccanismi di formazione finanziata andrà a vantaggio non solo delle imprese, ma dell’intera società.  La formazione permanente è la strategia fondamentale infatti per aumentare l’occupabilità e la competitività dei lavoratori che devono fronteggiare un mercato del lavoro sempre più instabile e in continuo mutamento.