Che cos’è il DigComp, il modello delle competenze digitali del cittadino europeo 

Da oltre 10 anni, l’Unione europea è impegnata nel progetto di ricerca Digital Competence Framework, che ha dato nella primavera scorsa il suo ultimo risultato: DigComp 2.2. 

In un precedente articolo, abbiamo già avuto modo di ricordare come il 2023 sia stato proclamato “Anno europeo delle competenze”. Questa iniziativa si inserisce nel lungo e impegnativo percorso intrapreso dall’Unione europea verso la transizione verde e digitale, e sottolinea ancora una volta l’importanza dell’aggiornamento delle competenze e della formazione permanente. 

DigComp non è che una parte di questo ambizioso piano e si pone come obiettivo di migliorare le competenze digitali dei cittadini europei. Il framework è inoltre un fondamentale strumento di supporto per numerosi progetti, come il Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027, che a sua volta si inserisce nel più ampio Next Generation EU. 

Arriviamo ora a introdurre il perché di DigComp: in un’ottica di diffusione, promozione e consolidamento delle competenze digitali, come si può prescindere da una loro classificazione?  

 Che cos’è il DigComp: ruolo e funzionalità

Se ci si pone degli obiettivi comuni, è naturale muoversi da basi condivise. Ed è qui che entra in gioco DigComp, che è dunque un modello, un quadro di riferimento concordato e convalidato per coloro che vogliono migliorare e promuovere le competenze digitali. 

Il framework è composto da 21 competenze digitali specifiche articolate in 5 aree di competenza e declinabili in 8 livelli di padronanza (qui un approfondimento). Le aree di competenza cercano di abbracciare ogni aspetto della cultura digitale e sono:  

  1. Informazione e alfabetizzazione dei dati 
  2. Comunicazione e collaborazione 
  3. Creazione di contenuti digitali 
  4. Sicurezza 
  5. Problema solving 

Arriviamo poi al secondo “strato”, cioè alle 21 competenze. Nella più recente versione 2.2,  per ciascuna competenza è prevista: 

  • una definizione generale 
  • la declinazione pratica della competenza negli 8 livelli di padronanza 
  • esemplificazione della competenza in knowledge, skills e attitudes  
  • casi concreti di applicazione della competenza in ambito lavorativo, privato, scolastico 
 DigComp in azienda 

Troviamo che la linearità e semplicità di DigComp lo rendano un modello ideale da cui prendere spunto per essere adatto alla realtà aziendale. Siamo infatti convinti che, se l’obiettivo è sviluppare il digital mindset delle persone, è poco efficace puntare esclusivamente allo sviluppo di quelle competenze digitali che possano servire unicamente sul lavoro. 

DigComp può dunque essere un ottimo punto di partenza per un’analisi del fabbisogno formativo, nonché il quadro di riferimento per svolgere una mappatura delle competenze a livello generale. 

Non ultimo, ricordiamo che DigComp è stato scelto dal Fondo Banche e Assicurazioni come uno dei tre framework per il piano DiGi22, dedicato allo sviluppo delle competenze, all’occupabilità e alla competitività nella transizione digitale. 

Il piano DiGi dichiara infatti che la formazione finanziata debba rientrare in tre aree tematiche e, per ciascuna di esse, ha previsto un modello europeo. DigComp è per l’appunto in quadro di riferimento per l’Asse 1: «attività formative finalizzate allo sviluppo di una cultura digitale in grado di abilitare le persone a comprendere, gestire e innovare i processi digitali». 

 Team Projectland