Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2023 del DLgs. 24/2023 l’Italia ha recepito la Direttiva (UE) 2019/1937 in tema di protezione del Whistleblower, vale a dire colui che segnala all’ente (pubblico o privato) – o direttamente all’ANAC – eventuali violazioni di legge di cui sia venuto a conoscenza nello svolgimento della propria attività lavorativa.

In estrema sintesi, nell’ampliare l’estensione sia dei destinatari degli obblighi che delle condotte meritevoli di segnalazione, la norma introduce accanto al canale di segnalazione interno all’ente anche la possibilità di effettuare la segnalazione direttamente all’ANAC (Autorità Nazionale Anti-Corruzione), prevedendo nel contempo il rafforzamento dei presidi a tutela del soggetto segnalante anche al fine di evitare condotte ritorsive.

L’adeguamento alla normativa impone importanti valutazioni sia in termini di applicabilità alla singola realtà che di DLgs, 231/2001 e di Privacy. Si rende necessario infatti riconsiderare l’architettura del sistema interno di segnalazione e nel contempo intervenire con una corretta descrizione dei ruoli dei singoli soggetti coinvolti e la puntuale protezione dell’identità dei segnalanti, nel rispetto delle disposizioni di cui al GDPR ed al Codice Privacy espressamente richiamato dal DLgs, 24/2023 stesso.

L’art. 13 del decreto prescrive lo svolgimento di una valutazione di impatto -DPIA- secondo lo schema proprio dell’art. 35 GDPR. Il DLgs, 24/2023 contiene poi una serie di indicazioni in tema di esercizio dei diritti degli interessati e di conservazione delle segnalazioni da parte del ricevente.

Si segnala anche, posta la non secondaria importanza del tema, l’ampliamento del sistema sanzionatorio, che prevede – tra l’altro – la possibilità per ANAC di applicare sanzioni pecuniarie fino a 50.000 Euro in caso di violazione delle previsioni del Decreto stesso.

Le disposizioni di cui al DLgs. 24/2023 avranno effetto a decorrere dal 15 luglio 2023. Per i soggetti del settore privato che hanno impiegato nell’ultimo anno una media di lavoratori subordinati inferiore a 250, l’obbligo di istituzione del canale di segnalazione interna avrà effetto dal 17 dicembre 2023.

Le novità sono tali che è consigliabile diffondere la conoscenza a livello aziendale delle nuove disposizioni normative e soprattutto intervenire sui presidi organizzativi interni al fine di garantire la conformità alle prescrizioni di legge.

 Avvocato Tommaso E. Romolotti