L’EQF, il Quadro europeo delle qualificazioni è uno strumento messo a punto dall’Unione europea per facilitare l’equiparazione e la comprensione delle qualificazioni nazionali sia dei lavoratori che degli studenti tra diversi Stati membri.

Scopo dello strumento, infatti, sostenere la circolazione di persone e saperi, l’apprendimento permanente e lo sviluppo del capitale umano all’interno dell’Unione europea, rendendo più facilmente confrontabili sistemi di istruzione e formazione anche molto diversi da loro.

Che cosa è l’EQF: il nostro biglietto da visita nell’Unione europea

Grazie alla sua articolazione, l’EQF mette in condizione di capire, immediatamente, i risultati dei processi di apprendimento. Differentemente dal DigComp, che individua 21 competenze digitali specifiche e le articola in 5 aree di competenza e 8 livelli di padronanza, l’EQF è applicabile a tutti i tipi di qualificazioni. Lo scopo del Quadro europeo delle qualificazioni è infatti quello di “tradurre” i diversi quadri nazionali rendendo comparabili le competenze e le qualifiche possedute dai cittadini europei.

I livelli dell’EQF

Analizzando meglio che cosa è  l’EQF possiamo vedere come esso si basi un quadro articolato in otto livelli, in cui il livello 1 è il più basso e il livello 8 quello più avanzato. Nella catalogazione, i risultati dell’apprendimento sono descritti in termini di conoscenze (teoriche e/o pratiche); abilità (cognitive e/o pratiche); responsabilità e autonomia nell’applicazione delle conoscenze.

Per comprendere meglio come funziona l’EQF, prendiamo ad esempio due livelli «estremi» in questa scala, ovvero il num. 1 e il num. 8.

Il livello 1 è così descritto:

  • Livello di conoscenze generali di base
  • Abilità di base, necessarie a svolgere i compiti semplici
  • Responsabilità e autonomia sullo studio o sul lavoro sotto supervisione diretta in un contesto strutturato

Diversamente, i livello 8 – ovvero il più elevato – è così descritto:

  • Possesso delle conoscenze più all’avanguardia, frutto dell’intersezione tra ambiti diversi, in un ambito di lavoro o di studio
  • Possesso delle abilità e delle tecniche più avanzate; capacità di sintesi e valutazione in grado di risolvere problemi complessi della ricerca e/o dell’innovazione, riuscendo ad estendere e ridefinire le conoscenze o le pratiche professionali esistenti.

Ben si comprende, in conclusione, come la possibilità di confrontare le competenze acquisite nel proprio Paese di provenienza con quelle di un altro stato membro dell’Ue – undici Paesi non comunitari si apprestano, peraltro, ad attuare l’EQF – con uno strumento condiviso sia davvero utile al potenziamento di quello «scambio di capitale umano», sia per motivi di lavoro che di studio, che rende davvero l’Unione europea all’avanguardia in termini di sviluppo di competenze.