A due anni di distanza dall’ultimo numero, esce “Punto HR! 2022” di Sergio Carbone e Angelo Pasquarella

A due anni di distanza dal nostro ultimo numero, siamo lieti di annunciare l’uscita di Punto HR! 2022. Ci ritroviamo su queste pagine in un mondo decisamente diverso da come lo avevamo lasciato. 

Per essere una serie che vuole raccontare gli sviluppi industriali e sociali del nostro tempo, Punto HR! 2022 si trova davanti a una sfida ben complessa. Ma, come dice Albert Einstein, «in the middle of difficulty lies opportunity». Avremmo fatto ben volentieri a meno di molte delle difficoltà di questi ultimi due anni, è però altrettanto vero che le opportunità di crescita e di riscatto che stanno emergendo hanno estremamente velocizzato un processo di trasformazione che si sarebbe altrimenti trascinato per anni.

Stanno cambiando le persone che, sia come professionisti sia come individui, hanno acquisito maggiore consapevolezza e risolutezza nel discernere cosa funziona e cosa no della propria vita lavorativa. Stanno cambiando i modelli organizzativi delle aziende, che si evolvono verso tipologie contrattuali più smart e flessibili e verso scelte più sostenibili ed ecologiche. Infine, ancora più rapidamente stanno cambiando le tecnologie, che sono ormai la struttura portante delle imprese e non più uno strumento di supporto.

Il libro

Del resto, la Quarta rivoluzione industriale è ormai avviata e pian piano cominciano a vedersi i frutti nelle aziende e nei lavoratori. Ultimamente poi si inizia a sentir parlare sempre più spesso di Industry 5.0. Con questo termine si vuole dare un nome a un modello di impresa in cui tecnologie e persone cooperano e si integrano, non (solo) per favorire la produzione, ma anche e soprattutto per lo sviluppo sociale e sostenibile. Industry 5.0 dà uno scopo, un obiettivo alla Quarta Rivoluzione industriale: promuove il riuso e la riduzione degli sprechi, indirizza il mercato verso la personalizzazione di massa e impiega le tecnologie per abilitare e tutelare le persone. È insomma un cambio di direzione importante, quello di Industry 5.0, quasi un passaggio da shareholder a stakeholder.

La Commissione Europea ha individuato i pilastri su cui si erge Industry 5.0 in: human-centric approach, sustainable and resilience e i contributi che abbiamo raccolto in Punto HR! 2022 sono infatti incentrati su questi tre aspetti:

  • Centralità della persona
  • Sostenibilità sociale e ambientale
  • Capacità di rispondere ai cambiamenti

Leggeremo infatti testimonianze di imprese che investono in competenze, capacità e benessere dei propri dipendenti non tanto per bilanciare il costo della risorsa, quanto piuttosto per valorizzare le persone e mantenere così alto il proprio vantaggio competitivo. Ragioneremo su come si può intervenire per promuovere un’azienda socialmente responsabile e rispettosa dell’ambiente. Scopriremo poi ruoli professionali che la Quarta rivoluzione industriale sta trasformando. Non ultimo, rifletteremo su come la realtà post-covid e la trasformazione digitale stanno agendo sulle persone, sulla loro capacità di imparare, di creare relazione, di migliorarsi.

La tecnologia fa qui da sfondo in ogni aspetto, ma il vero Leitmotiv è la formazione. Che sia sociale, tecnologico, economico, ambientale o altro, lo sviluppo prende difficilmente piede senza un ecosistema di apprendimento continuo efficace, integrato e opportunamente finanziato. Certo, la digital transformation offre grandi opportunità in termini di efficienza produttiva e personalizzazione del prodotto, ma sono sforzi destinati a fallire senza investimenti nella formazione delle persone. Del resto, è ben noto che in contesti instabili, complessi e dinamici bisogna apprendere velocemente e che, come dice Senge, «le organizzazioni che riusciranno effettivamente ad eccellere saranno quelle che avranno scoperto come utilizzare l’impegno dei singoli e l’abilità di apprendere a tutti i livelli»