Un grande critico d’arte italiano, Carlo Ludovico Ragghianti, ha osservato che “le immagini non hanno bisogno di traduzione”. Forse è per questo che rappresentare i dati in forma grafica è un modo efficace e consente un’immediata comprensione di situazioni e contesti aziendali anche complessi.
Ma come farlo in modo semplice ed efficiente? Secondo me ci riusciamo sciogliendo tre nodi: il primo di natura tecnica, il secondo di natura comunicativa e il terzo di natura “artistica”.
Il nodo tecnico
Partiamo dal nodo tecnico. Abbiamo molti strumenti per rappresentare dati in forma grafica. All’interno di Office, ad esempio, è possibile utilizzare in sinergia strumenti come Excel per l’elaborazione dei dati e Power point per un’efficiente esposizione.
Excel offre le tabelle, i grafici, i diagrammi (Smart art), le tabelle Pivot, fino ad arrivare a strumenti più complessi che consentono l’elaborazione e la rappresentazione di grandi quantità di dati da origini diverse, anche collocate a distanza, come Power Query (nelle recenti versioni di Excel integrato nel menù DATI e chiamato: RECUPERA E TRASFORMA) e le Power Pivot.
I dati trasformati con Excel possono poi essere esposti e raccontati efficacemente (data story telling) attraverso l’uso integrato di Power point, dove possono essere automaticamente aggiornati e adattati alla presentazione. E’ sufficiente avere una preparazione di base, che parte dalle tabelle e arriva fino ai grafici e le Pivot standard trasferite poi su Power Point. Per i casi più complessi è avere familiarità con strumenti più avanzati legati a Power Query e a Power Pivot.
Il nodo comunicativo
E siamo al secondo nodo. Le rappresentazioni grafiche sono molte (istogrammi, mappe, linee, colonne, ecc.) e non tutte sono adatte a rappresentare indifferentemente ogni tipologia di dati. La massima chiarezza si ottiene se siamo in grado di scegliere il grafico in funzione della tipologia dei dati da rappresentare. Si tratta di un’abilità che si sviluppa sia con l’esperienza, che applicando poche semplici regole.
Il nodo artistico
Sul terzo nodo non mi dilungo anche perché molte sono le librerie grafiche, oggi a disposizione, che forniscono un’ampia gamma di soluzioni.
Una cosa è certa, per concludere, la nostra comunicazione in azienda potrà migliorare di molto mettendo insieme abilità tecniche, comunicative ed estetiche tipiche della disciplina del Data Visualization.
Daniele Rosina
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