Comunicare non vuol dire semplicemente parlare e trasmettere informazioni.
Spesso ci si concentra troppo sull’assertività, dimenticando l’ascolto e ancor più la capacità di fare domande. E anche nel caso in cui, all’interno di un’organizzazione, si pongano domande, l’interlocuzione avviene con la presunzione di conoscere già le risposte.
A parere di Schein, al contrario, bisognerebbe parlare meno e imparare a fare le domande giuste. Questo atteggiamento, che presuppone una buona disposizione all’ascolto, vale per tutti ma soprattutto per i leader delle organizzazioni.
Un buon leader non dovrebbe solo saper orientare, dare direttive ed esprimere valori; dovrebbe anche capire quando è il momento di domandare e di mettersi in ascolto «con umiltà». Porre domande e fermarsi ad ascoltare genera un clima di reciproca fiducia e facilita la comunicazione dal basso verso l’alto, indispensabile nelle organizzazioni.
Scrive infatti Schein che «in un mondo sempre più complesso, connesso e culturalmente diversificato non possiamo pensare di comprendere persone di cultura professionale, aziendale e personale diversa. Se non sappiamo fare domande e costruire relazioni fondate sul rispetto reciproco e sulla consapevolezza che l’altro possa essere a conoscenza di cose che potremmo aver bisogno di sapere, non possiamo interagire»
Anno: 2014 | Pagine: 138 | Edizione: GUERINI NEXT
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